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TRA I PESCI E L’ARIETE : la fine e l’inizio di un nuovo ciclo



Siamo in un momento del ciclo annuale astrologico molto importante : ci apprestiamo a terminare il vecchio ciclo con il tempo in cui il Sole è nel segno dei Pesci e ad iniziare il nuovo con l’ingresso del Sole in Ariete e l’arrivo della primavera.

In questi giorni penso molto a questi due segni a cui è dato questo importante compito di chiudere ed aprire lo zodiaco, che rappresenta anche il cammino evolutivo dell’uomo.

I Pesci e L’Ariete sono i segni a cui è dato l’onore di essere l’alfa e l’omega : il principio e la fine.


In effetti se osserviamo la vita dei nativi di questi segni ritroviamo sempre  grosse difficoltà a trovare la loro strada, a sentirsi a posto nel mondo prestabilito. Un Pesci perchè sente il richiamo a quel vasto universo senza confini che lo invita ad immergersi nell’inconscio collettivo, a perdere i confini che delimitano la sua individualità e teme ed è affascinato dalla disintegrazione. 

L’Ariete perchè arriva carico di energia di rinnovamento ma ancora non sa come indirizzarla  quello che gli si presenta davanti gli sta stretto e questo compito di portare il “nuovo” lo caccia spesso in un sacco di guai.


Non meraviglia che la  storia sia piena di personaggi illustri di questi segni che hanno dato il via a nuovi modi di vedere la vita.

Possiamo ricordare :

Albert Einstein (14/03/1879) uno dei più celebri fisici della storia che mutò in maniera radicale il paradigma di interpretazione del mondo fisico.

Rudolf Steiner (27 febbraio 1861) e la nascita dell’antroposofia che concepisce la realtà come una manifestazione spirituale in continua evoluzione.


Per l’Ariete tra i più illustri  Wilhelm  Reich (24/03/1897)  psicanalista austriaco padre della psicoterapia corporea moderna. Secondo Reich l’infelicità umana deriverebbe da una mancata comprensione del corpo e i suoi bisogni, a forza di soffocare la sua parte istintuale l’individuo perderebbe il contatto con la sua energia vitale e con il piacere di vivere.

Molto criticato e osteggiato per le sue teorie considerate sovversive e pericolose, sopratutto per la centralità che attribuiva al sesso in una società puritana e sessuofobica. 

Reich è tuttora considerato un genio, il punto di riferimento per tutte le psicoterapie ad orientamento corporeo.


Samuel Hanhemann (10/04/1755) il padre dell’Omeopatia.

Si racconta che un giorno nel suo studio medico caccio via i suoi pazienti in attesa della visita dicendogli : io non posso curarvi, andata a casa. Non sono in grado di guarirvi, rubo solo i vostri soldi, andate a farveli rubare dai miei colleghi, loro mirano solo al vostro portafoglio. La medicina non ne è capace.

Ebbe il coraggio di cercare una nuova strada per guarire profondamente le malattie.

Enunciò il principio di similitudine, fondamento dell’Omeopatia dove i medicinali possono guarire soltanto malattie analoghe a quelle che hanno la capacità di causare nell’uomo sano.


Il numero dei personaggi illustri di questi segni è vasto, ma anche nel nostro più piccolo mondo possiamo vedere individui dei Pesci o dell’Ariete intenti a confrontarsi con questo delicato tema della fine e del nuovo inizio.

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