Uno dei grandi eventi astrologici del 2024 è il passaggio definitivo di Plutone nel segno dell’Acquario. I prossimi vent’anni saranno sotto la sua influenza. E’ tempo di riflettere su i cambiamenti a livello globale che sono avvenuti in questi ultimi 20 anni con Plutone in Capricorno. Ognuno di noi avrà avuto la sua fetta di “trasformazione” a seconda dei pianeti natali coinvolti e nei tempi dei gradi personali coinvolti.
Plutone in Acquario sarà artefice di una profonda trasformazione della conoscenza e di conseguenza delle tecnologie usate, ma nei transiti di Plutone è sempre presente la morte e il decadimento di una vecchia forma, prima della rinascita. Plutone è anche associato al potere, in questo caso al potere che detiene chi decide le nostre tecnologie, al potere della scienza che in effetti negli ultimi anni sembra quasi diventata una fede. Il Passaggio di Plutone potrebbe esasperare il tema della conoscenza, infondo l’Acquario porta il vaso con dentro l’acqua da versare all’umanità e l’acqua rappresenta la conoscenza.
L’acquario è anche il segno associato ai gruppi, a chi si riunisce intorno ad un l’ideale comune, il potere diventa un fatto di unione.
Il 21 gennaio prossimo Plutone lascerà il segno del Capricorno, passando per la congiunzione al Sole, per attraversare i primi 2 gradi dell’Acquario nei mesi seguenti, ma attenzione, a causa della retrogradazione lo ritroveremo ad attraversare l’ultimo grado del Capricorno tra il 2 settembre e il 2 novembre e solo allora, lascerà definitivamente il segno del Capricorno.
I gradi particolarmente sollecitati quest’anno saranno gli ultimi due gradi del Capricorno e i primi 2 gradi dell’Acquario.
Di conseguenza anche gli ultimi dell’Ariete e della Bilancia e del Cancro insieme al Toro allo Scorpione ed al Leone (come sempre vale per chi ha il Sole, la Luna e i pianeti personali).
Plutone è un Pianeta che vediamo dalla Terra piccolo, lento, lontano; che impiega ben 250 anni per ruotare intorno al Sole.
Scriveva S. Arroyo : “un’ anno (di esperienza) su quel mondo equivale a due secoli e mezzo qui sulla terra!” Pensate a come simbolicamente intenda che le esperienze dei suoi transiti siano potenti e dense di significati.
La sua energia è quindi densa e concentrata, i suoi transiti a livello personale portano in superficie residui di pensieri ed azioni di vite passate, o, più semplicemente di complessi psicologici.
L’energia generata dai suoi transiti accelera la nostra evoluzione, facendo spazio al nuovo, attraverso un lento processo di purificazione.
Strane esperienze e sentimenti accompagnano i suoi transiti al Sole, alla Luna e ai pianeti personali (Mercurio, Venere e Marte); Fantasie, paranoie, allucinazioni, stati alterati di percezione; sono il segno di questo processo che stimola e forza il vecchio materiale, le vecchie immagini subliminali a venire in superficie.
Plutone è una sorta di purga dell’anima.
Tutti i processi eliminatori, sono associati in astrologia a Plutone, anche le cure che riguardano l'eliminazione di tossine e i veleni dal corpo.
I transiti di Plutone portano in superficie ciò che è pronto per l'eliminazione, a vari livelli.
Molto spesso un transito di Plutone coincide con la fine totale e assoluta di una vecchia fase di attività o di auto-espressione.
A livello interiore è tempo di abbandonare un vecchio approccio alla vita, in qualche settore, quello associato al pianeta coinvolto dal transito.
Plutone libera una potente energia dal vecchio guscio della vecchia personalità, c'è la rende conscia e disponibile per essere utilizzata, nella nascente nuova personalità.
Il processo è lento, come i suoi transiti, che tra moto diretto e retrogrado, impiegano alcuni anni prima di allontanarsi definitivamente dai gradi del nostro pianeta personale coinvolto.
Quando Plutone è a 5 gradi dell’aspetto esatto al nostro pianeta personale, iniziamo a vivere una sorta di disorientamento in quel settore di vita, molte cose ci vengono tolte, in genere quello che rappresentava per noi le fondamenta di un vecchio stile di vita.
Può essere una fase dolorosa, perché l’uomo è un animale abitudinario. Stanchezza e noia appartengono a questa fase del transito, sentimenti che compaiono sempre prima di una grande rinascita.
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