Il Sole ha iniziato il suo nuovo viaggio nello zodiaco con il suo ingresso nel segno dell’Ariete
L’Ariete il segno che ha il compito di dare il via alla vita.
Il segno della nascita e di tutti i nuovi inizi.
IL segno che l’Astrologia associa a Marte il Dio della guerra e simbolicamente all’affermazione, all’energia vitale, al sangue.
Si dice che Marte sia il braccio destro del Sole in un tema natale, perché, è la modalità con cui cercheremo di realizzare noi stessi.
In primavera la natura ci mostra il massimo della sua spinta vitale, così l’Ariete dispone di tanta energia per rimettere in moto la ruota del destino personale e familiare.
L’Ariete essendo il primo segno è estremamente semplice non usa armi sottili, tattiche strategiche, se vuole far fare qualcosa a qualcuno semplicemente gli dice : Fallo!
Non fa ricatti emotivi come il Cancro, ne pianifica strategie come il Capricorno e non usa la diplomazia della Bilancia.
L’Ariete è diretto, se vuole una cosa la chiede, se è arrabbiato urla come un bambino e distrugge tutto, ma quella per lui è semplicemente collera e dopo non porta rancore.
Non capisce il compromesso e la collaborazione. Quando è “infiammato” per qualcosa non sente altro, non si accorge nemmeno delle altre opinioni.
Non possiamo considerarlo però egoista, anzi in realtà è un segno molto generoso e facile preda di casi pietosi che sfruttano la sua energia è solo che vive in un mondo di ideali e tende ad ignorare i fatti reali.
l’Ariete chiaramente ha bisogno di azione, combatterà volentieri per un ideale, scenderà in campo da solo se necessario, senza neanche la ricompensa. Gradirebbe molto però un applauso.
Non tutti gli Ariete hanno la prestanza fisica del loro mitico Marte, sebbene molti amino gli sport e le competizioni, altri preferiscono compere intellettualmente, studiosi, filosofi, artisti. adorano le sfide intellettive su temi difficili.
L’Ariete come tutti gli altri segni di fuoco vive male la realtà : cibo, denaro, scadenze, pagamenti…
Pensa sempre che tutto sia possibile, ma nella realtà non è sempre cosi..e spesso finisce in un gran pasticcio, se non nei guai.
L’Ariete si pone difronte alla Bilancia deve imparare l’equilibrio, la mediazione.
L’Ariete è capace di pensieri profondi, di tenerezza, ma sarà sempre pronto per partire in battaglia.
Le crisi sono il suo pane quotidiano se non ne trovano una la costruiranno dal nulla.
L’azione per l’Ariete è la vita.
Vi sono molti miti associati all’Ariete, uno di questi è un mito medievale molto popolare il fuorilegge della foresta di Sherwood, Robin Hood.
Scriveva Liz Greene :
“Robin Hood è un perfetto carattere arietino.
Consideriamo per prima cosa che è un fuorilegge. In un modo o nell’altro l’Ariete tende a prendere questa posizione, perché è sempre a favore del cambiamento e del progresso.
Così spesso viene ai ferri corti con l’autorità stabilita, a volte letteralmente, a volte semplicemente come esponente di una nuova serie di idee o di un nuovo metodo per propagarle.
I baluardi della società spesso non gradiscono il nostro Ariete perché crea problemi e li tiene sulle spine. Così Robin Hood autonominatosi campione dei poveri e degli oppressi e nemico della corrotta autorità stabilita, rappresenta molto bene il nostro cavaliere.
Consideriamo inoltre il fatto che Robin Hood aveva una banda di allegri compagni. Non è un fuorilegge oscuro e sinistro che striscia furtivo in stretti vicoli; Robin Hood si divertiva da matti. Anche questa è una qualità dell’Ariete, perché l’Ariete essendo un segno di fuoco, è deciso a divertirsi. Per lui la vita è esilarante, particolarmente quando c’è un pericolo. Più grande il pericolo più gusto c’è per lui.
Anche tutto lo sfondo in cui è inserito il mito di Robin Hood è molto arietino. C’è un re buono, Riccardo Cuor di Leone, che è partito per partecipare ad una crociata per la riconquista della città santa dagli infedeli.
C’è un fratello minore crudele e immorale, re Giovanni, che ha usurpato il trono legittimo di Riccardo.
Ci sono i poveri e gli oppressi e i ricchi arroganti e presuntuosi.
C’è un’altra figura negativa e immorale sotto forma dell’eterno archetipo dell’autorità vuota di significato : lo sceriffo di Nottingham.
Potete capire perché questo mito sia così tipico dell’Ariete.
Anche la graziosa Lady Marian si adatta al sogno dell’Ariete, perché deve sempre essere salvata.
E naturalmente alla fine della storia il buon re Riccardo ritorna.
Nel racconto c’è un piccolo particolare, anch’esso molto arietino.
Il buon re Riccardo non era un re particolarmente buono.
Ma questo all’Ariete non importa: spesso gli sfugge la qualità della causa o della persona per cui combatte.”
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