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Il Leone


 

Ed eccoci al Sole in Leone della piena estate, il secondo segno di Fuoco, il quinto step del camino astrologico che simbolicamente oggi nella nostra cultura possiamo definire il processo di Individuazione.

La ricerca del Leone è la ricerca del Sè : chi sono io? Cosa significa la mia vita? Cos’è che mi rende diverso dagli altri?

Una ricerca profonda di cui spesso i Leoni non sono affatto consapevoli, ma questa è la loro strada e la seguono più o meno inconsciamente. 

La psicologia di Jung, che era un Leone è la più famosa espressione di questa ricerca: la ricerca del Sè, che chiamò il processo di Individuazione, il processo per cui un uomo diventa se stesso; un viaggio che dura tutta la vita.

Appare naturale considerando l’astrologia che Carl Gustav Jung fosse un Leone.


 Ma leggiamo un suo mito :

“Uno dei miti che getta un po’ di luce sul Leone, segno governato dal Sole è la leggenda medievale di Parzival.

Parzival è la personificazione dell’eroe nella sua ricerca. Parzival all’inizio della storia è orfano e cresce in un bosco con la madre. Non conosce le proprie origini perché la madre, temendo che lo lasci e se ne vada per il mondo, ha fatto di tutto perché non lo scoprisse. Così Parzival ingenuo e innocente cresce nel suo confortevole nido nella foresta. Un giorno una schiera di cavalieri si inoltra nel bosco, Parzival li vede,  parla con loro e decide di diventare cavaliere. La madre sviene perché capisce che il figlio l’abbandonerà. 

Coperto da un’inadatta armatura fatta di rametti e foglie parte a cavallo.

Stranamente il Leone, spesso non ha il padre, oppure ha una relazione difficile con lui. Sembra che il significato più profondo del segno richieda la ricerca del vero padre, un se interno o spirituale.

Così Parzival comincia le sue avventure. Dopo molte vicissitudini mentre vaga in una foresta ha una visione: si trova in un misterioso castello sfolgorante, circondato da incenso e oro e da strani personaggi. C’è un vecchio re malato con una ferita all’inguine che esegue un elaborato rituale in cui il sangue avvelenato è estratto dalla punta di una lancia, c’è una donna bellissima ed enigmatica che entra portando un vassoio su cui sono posati una spada e un oggetto che più tardi sarà conosciuto nelle leggende cristianizzate come il santo Graal, la coppa da cui Cristo bevve nell’ultima cena. 

Parzival osserva meravigliato questa celebrazione senza dire una parola. La madre gli aveva insegnato a non porre domande agli estranei, e queste persone sono alquanto bizzarre. 

Alla fine si ode una voce adirata che gli dice che ha commesso un terribile errore e ha deluso tutti. Scopo della cerimonia era infatti che ponesse la domanda magica che avrebbe guarito il vecchio re malato e fatto conquistare a Parzival la vergine del Graal e il castello del Graal.

Cosa significa questa leggenda?

Parzival si sveglia dalla sua visione freddo e solo nel bosco. Si rende conto di essere stato cieco e ignorante e decide di ritrovare il castello del Graal.

La seconda parte della leggenda riguarda il processo di maturazione. Alla fine diventato uomo e vero eroe, dopo vent’anni e molte sofferenze, ritrova il castello. Questa volta si ricorda di porre la domanda e scopre di essere il figlio del Re e diventa il nuovo re e custode del Graal.”

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